Comuni, cambia la legge-quadro

Pronta la bozza di rapporto sulla revisione parziale della LOC

La sottocommissione della Legislativa, coordinata da Moreno Colombo (PLRT) propone modifiche importanti.
Tra queste l’obbligatorietà della revisione esterna per il controllo dei conti comunali. In marzo al voto del plenum

(fonte: Corriere del Ticino – 14.01.2008)

Con il processo delle aggrega­zioni comunali, la modifica della perequazione finanziaria e i cam­biamenti previsti nell’ambito dei consorzi, la revisione della Legge organica comunale rappresenta un tassello fondamentale nella riorganizzazione degli enti locali. Una riorganizzazione fortemente voluta dal Dipartimento delle isti­tuzioni. E tutto ciò, lo ha indicato chiaramente il capo Dipartimen­to Luigi Pedrazzini nel relativo messaggio governativo, per mi­gliorare l’efficienza del Comune, in modo che sia davvero in grado di farsi carico di tutti i servizi che è chiamato a fornire ai cittadini. La revisione parziale della LOC – la cui bozza di rapporto è ormai pronta – propone modifiche im­portanti per il funzionamento po­litico e amministrativo dei Comu­ni ticinesi. Tale revisione – indicaMoreno Colombo ( PLRT), coordi­natore della preposta sottocom­missione della Legislativa (della quale fanno parte anche Alex Pe­drazzini, Graziano Pestoni, Rodol­fo Pantani e Brenno Martignoni) investe otto campi d’azione o difunzionamento. Ovvero: le dele­ghe (ai servizi comunali e all’ Ese­cutivo), le competenze dei mem­bri del Municipio, gli enti di dirit­to pubblico comunale, l’organo di controllo esterno delle finanze co­munali, i compiti della Commis­sione della gestione, l’organizza­zione delle frazioni e dei quartie­ri, la vigilanza sui Comuni, la for­mazione e l’ Ordine dei segretari comunali. In pratica dei 220 arti­coli che compongono la LOC ne sono stati rivisti 94; di questi una sessantina è passata senza «colpo ferire». Gli altri articoli, invece, hanno impegnato la sottocom­missione in discussioni più appro­fondite che ora verranno esami­nati nel plenum della Legislativa. In ogni caso verrà sottoposto al Parlamento (entro il mese di mar­zo) un solo rapporto. Di seguito vengono presentati i cambiamen­ti più rilevanti con le proposte del­la sottocommissione.
Deleghe al Municipio (articolo 13). Fra gli ambiti delegabili al Mu­nicipio, la Sottocommisione pro­pone di escludere quelli relativi alle convenzioni (a parte quelle minori), poiché non si tratta di una semplice decisione operativa. In effetti, laddove si prospetta una di­scussione politica, si preferisce coinvolgere il Legislativo. Per quanto riguarda gli investimenti si ritiene che non sia necessario tanto un innalzamento dei limiti soglia per le singole spese, quan­to piuttosto del montante totale di cui il Municipio può disporre sul­l’arcodell’anno.
Spese non preventivate
(art. 115). Fino a un importo annuo com­plessivo stabilito dal regolamen­to comunale in rapporto all’im­portanza del bilancio del Comu­ne, ma non superiore a 100 mila franchi, il Municipio può effettua­re spese correnti non preventiva­te. La sottocommissione propone questi nuovi limiti: 15 mila fran­chi (attualmente 10) fino a 1.000 abitanti; 30 mila (20)per i Comu­ni tra 1.000 e 5.000 abitanti; 40 mi­la (30)per i Comuni tra 5 e 10.000 abitanti; 60 mila (50)per i Comu­ni tra 10 e 20.000 abitanti; 80 mila (50) per i Comuni tra 20 e 50.000 abitanti; 100 mila (50)per i Comu­ni con oltre 50.000 abitanti.
Moltiplicatore d’imposta (art. 162). La competenza viene lascia­ta al Municipio che però stabili­sce annualmente il moltiplicato­re non più dopo l’approvazione del consuntivo dell’anno prece­dente, bensì dopo l’approvazione dei conti preventivi dello stesso anno di riferimento, ma al più tar­di entro il 31 dicembre.
Controllo finanziario (art. 171). Con il primo capoverso la Sotto­commissione propone di rende­re obbligatorio per tutti i Comuni (ora facoltativo)l’introduzione di un organo di controllo esterno per la verifica della correttezza dei conti. Organo che sarà tenuto a re­digere un rapporto, secondo le in­dicazioni del Dipartimento, all’in­dirizzo del Municipio. La Com­missione della gestione potrà prendere visione di questo rap­porto e, se del caso, chiedere ve­rifiche e informazioni supplemen­tari. Nel secondo capoverso (nuo­vo) si introduce obbligatoriamen­te un «sistema di controllo inter­no » per flussi di lavoro, compiti e competenze. «Per il buon funzio­namento di un Comune – rileva a tal proposito il relatore del rappor­to Moreno Colombo – una chiara definizione di competenze e pro­cedure, di criteri e modalità di la­voro, è altrettanto importante che la corretta tenuta della contabili­tà. In effetti, la verifica del conto annuale da parte di un organo di revisione esterno non contempla la ricerca mirata di eventuali mal­versazioni. Questo genere di atti può essere meglio combattuto con un efficace sistema di controllo in­terno ».
(fotogonnella)

Suddivisione in frazioni o quar­tieri

(art. 4). Viene confermato che i rispettivi organi hanno so­lo funzione consultiva, ma è sta­to introdotto «il diritto di ottene­re risposta da parte del Munici­pio nei tempi previsti dal regola­mento comunale».
Compiti pubblici attraverso sog­getti esterni al Comune (art. 193). Il Comune può costituire o parte­cipare a organismi di diritto pub­blico o privato per svolgere deter­minati compiti di interesse collet­tivo. Gli strumenti previsti sono quelli della convenzione (ampia­mente utilizzato da tempo), del mandato di prestazione (nuovo per i Comuni e relativamente nuo­vo per il Cantone)e dell’ente auto­nomo di diritto comunale (con al­tri Comuni o con operatori priva­ti). Nel caso in cui un Comune co­stituisca o partecipi a una società anonima (per esempio per la ge­stione dell’azienda elettrica), la sottocommissione riconosce lo svantaggio di non poter essere controllata dallo stesso Comune. Per questa ragione la SA viene in­dicata come «ultima ratio».
Incompatibilità. Per uniformità di materia, l’articolo 83 sarà il pun­to di riferimento per la collisione e l’incompatibilità. La novità è che si escludono i cognati (eccezioni so­no previste per i Comuni piccoli).

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