Inaugurazione del nuovo Centro di soccorso polizia e pompieri di Chiasso

La pubblica sicurezza e, in generale, il grado di sicurezza percepito dalla popolazione fornisce un decisivo contributo all’attrattività di un paese, alla produttività dei cittadini ed, in conclusione, al successo economico di una nazione. In questo senso esteso, la politica, le organizzazioni statali ed il mondo dell’economia cooperano strettamente per mantenere la pubblica sicurezza e garantire un ambiente stabile anche per la crescita economica.
Nella situazione odierna, per la criminalità organizzata ed il terrorismo internazionale, le barriere geografiche, linguistiche e finanziarie hanno poca importanza; ostacoli amministrativi e conflitti di competenze rendono i loro incresciosi progetti addirittura più facili. Il tipo e la dimensione delle minacce sono cambiati e, di conseguenza, anche il compito e le condizioni generali in cui operano le forze d’ordine e le autorità doganali.
Per questo motivo il coordinamento della attività di pubblica sicurezza è diventato un tema rilevante nel mondo politico a livello nazionale ed internazionale.
Oggi è un giorno di festa anche per la popolazione; inaugurare un nuovo centro di soccorso polizia e pompieri è per un Comune e per un’intera regione motivo di grande soddisfazione, proprio per i concetti appena espressi. Anche in momenti festosi è importante soffermarsi un attimo a riflettere su passato, presente e futuro.La riforma della polizia cantonale e la collaborazione con le polizie comunali è tema di dibattito in tutta la Svizzera da diverso tempo. Alcuni Cantoni hanno individuato nuove soluzioni, quali la polizia unica, altri stanno sperimentando altre vie, altri ancora sono in alto mare. È comunque troppo presto per fare un bilancio conclusivo di queste esperienze.
Oggi il vero concetto imprescindibile e l’unico perseguibile – anche considerata la situazione economico/finanziaria – è quello dell’ampia collaborazione tra polizia cantonale, polizie comunali e guardie di confine.Un aspetto particolare, che certamente sta molto a cuore alla popolazione, concerne la copertura del territorio, ora considerata inadeguata dopo la decisione di tenere aperti i commissariati soltanto nelle ore d’ufficio, e la conseguente forzata rinuncia da parte della polizia di prossimità ad essere presente sul territorio durante le fasce notturne e festive. In proposito, sia la Commissione del Parlamento che il Gran Consiglio si sono recentemente espressi, ritenendo che questa attività debba essere ripristinata, almeno in parte.
Prevenzione, disagio e violenza giovanile, è un altro tema di scottante attualità. Il Governo prevede la codificazione e lo sviluppo ulteriore della situazione odierna, caratterizzata da un intervento ad ampio raggio da parte della polizia. Il Gran Consiglio, invece, ritiene che questi interventi non debbano competere solo alla polizia, bensì che sia necessario un approccio globale, con l’attivazione di altre figure professionali, peraltro già presenti nella nostra società.

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La missione permanente del corpo dei civici pompieri è quella di salvare e proteggere le persone, gli animali, l’ambiente ed i beni materiali.La lotta contro gli incendi, gli inquinamenti, i pericoli nucleari, biologici e chimici e gli eventi naturali (alluvioni, incendi boschivi e frane) ha richiesto e richiede sempre maggiori competenze, capacità tecniche, tattiche ed organizzative ai singoli corpi pompieri e ai pompieri stessi. In Ticino la struttura pompieristica – basata esclusivamente sul volontariato – è riuscita a far fronte a queste esigenze senza troppi problemi fino al decennio scorso. Da qualche anno, nel nostro Cantone come in tutta la Svizzera, si è evidenziata sempre più la necessità di rivedere le strutture esistenti a causa, principalmente, dei seguenti aspetti:
Ø l’esigenza di un continuo e sempre più celere approfondimento e aggiornamento sul piano tecnico,
Ø la difficoltà delle persone nel disporre del proprio tempo libero per dedicarlo al volontariato,
Ø il finanziamento dell’equipaggiamento e delle infrastrutture,
Ø il coordinamento tra i partner della protezione della popolazione,
Ø gli altri compiti complementari dei pompieri nell’ambito della prevenzione in appoggio ai Comuni.

Penso che anche nei settore dei civici pompieri, come anche per quanto riguarda la sicurezza pubblica, si debbano prioritariamente unire le forze esistenti, senza evidentemente perdere un aspetto fondamentale: IL VOLONTARIATO.
Questo aspetto – che non è monetizzabile – rappresenta sicuramente la vera risorsa del nostro Paese. Anche in questo ambito lo sviluppo dovrà avvenire senza sfarzi eccessivi e senza un massiccio utilizzo delle risorse finanziarie del Cantone e dei Comuni, che già si trovano in periodi di evidenti ristrettezze.
Rivalutiamo ed incentiviamo dunque il volontariato quale elemento portante della nostra società, che contribuisce ad elevare la responsabilità individuale del cittadino, fornendo nel contempo un valido contributo partecipativo alla riscoperta dei valori e dei rapporti umani. Ringrazio il Consigliere di Stato on. Luigi Pedrazzini, i municipali ed i consiglieri comunali di Chiasso e dei comuni limitrofi, Don Feliciani e tutti voi che avete voluto condividere con noi questa inaugurazione.
Termino con un sentito e doveroso ringraziamento a chi si trova in prima linea, vale a dire a tutti i membri del corpo di polizia e del corpo dei civici pompieri che – rammento, operano 24 ore su 24 – per la preziosa opera quotidiana che svolgono a favore della comunità.
Vorrei infine estendere il mio particolare ringraziamento e quello dell’Autorità comunale anche alle loro famiglie, che li sostengono in un compito impegnativo, che richiede e richiederà, sempre maggiore deontologia, preparazione, formazione e fermezza.

Grazie per l’attenzione e buona giornata a tutti.

Moreno Colombo
6.6.2009

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