MOZIONE SOSTEGNO CANTONALE “INDEBITAMENTO PRIVATO”
Il sovraindebitamento delle persone e delle famiglie è un fenomeno sempre più diffuso in tutta l’Europa Occidentale e negli Stati Uniti che conduce inevitabilmente a gravi problemi sociali e sanitari, come pure all’esclusione sociale delle famiglie e soprattutto mette in pericolo i bisogni fondamentali dei bambini e dei giovani. Mai come ora si sperimenta la veridicità di queste affermazioni, riprese da fonti autorevoli e ben documentate:in Ticino ci troviamo dinanzi a oltre diecimila persone, di cui molti giovani adulti ancora senza un reddito, privi di copertura assicurativa sanitaria. Una quota consistente di essi viene riconosciuta da molti osservatori come incapace di gestire i propri affari finanziari domestici correnti.Non lo si precisa, ma la grande maggioranza non è sicuramente indebitata solo con la cassa malati, ma assomma tutta una serie di impegni con i creditori più svariati. Secondo le statistiche dell’Associazione risanamento debiti di Berna, nel 2006 la cassa malati è divenuta per la prima volta la causa più frequente di indebitamento, seguita dalle imposte. Le perdite causate dall’insolvenza sanitaria sono state calcolate nel 2003 a livello nazionale in 400 milioni di franchi, mentre quelle di natura fiscale negli ultimi anni solo per il canton Zurigo in 36 milioni. D’altro canto gli operatori del credito al consumo prevedono concordemente un forte sviluppo di questo settore nei prossimi anni, a cui intendono rispondere con un aumento dell’offerta e delle opportunità di accesso. Già oggi l’impegno globale della loro clientela (concentrato nelle fasce intermedie di reddito), leasing compresi, è asceso i a 14 miliardi di franchi. L’ultima nata tra le carte di credito, nell’ambito della grande distribuzione, fissa addirittura un limite di credito di diecimila franchi con un tasso d’interesse annuo del 9,9%, il quale, poiché escluso dall’applicazione della legge sul credito al consumo, non dovrà essere iscritto nelle banche dati delle agenzie di sorveglianza e di informazione sul credito, a titolo preventivo, come altri simili saldi negativi. In questo campo si incontrano persino delle persone anziane al beneficio della rendita complementare dotatesi col tempo di 4-5 carte di credito e aziendali con a carico una rateazione pari a un terzo delle loro entrate mensili. Ciò avviene proprio mentre si assottigliano visibilmente il reddito disponibile e i risparmi delle famiglie, continuano largamente a deteriorarsi le relazioni interpersonali a tutti i livelli e imperversa una pubblicità incontrastata a indebitarsi, a cedere in ostaggio o a trascurare il proprio budget, disfacendosi sempre più della responsabilità personale per ipotecarsi il futuro. In questo contesto rientra anche il fenomeno dell’indebitamento giovanile che ha raggiunto livelli preoccupanti: secondo l’ufficio federale di giustizi (UFG), la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni indebitati ha ormai raggiunto il 30%. Tra le cause di indebitamento più frequenti la possibilità di pagare con carte di credito e la possibilità di andare in rosso sui conti in banca. Questi meccanismi permettono di vivere al di sopra della reale possibilità finanziaria, spendendo di fatto più di quello che si ha a disposizione. Negli ultimi 5 anni, sono state attivate in tutti i cantoni delle agenzie di consulenza pubbliche o private in materia di consulenza sul budget, di gestione e di risanamento dei debiti, tutte al beneficio di un sostegno variabile da parte degli enti pubblici, tranne che nel cantone Appenzello e in Ticino. Tuttavia, nel nostro cantone è attiva dalla primavera del 2005 l’Associazione contro l’Indebitamento delle Famiglie, con sede a Chiasso, un’iniziativa sorta totalmente dalla base, che opera appunto senza beneficiare di fondi pubblici o privati, ma solo di apporti minimi esterni di tipo occasionale. I cantoni di Neuchâtel e di Friborgo dispongono di fondi pubblici specifici per favorire il disindebitamento definitivo, incentivando la massima partecipazione e responsabilità dell’utente durante tale operazione generalmente molto impegnativa. Lo scorso maggio sono stati resi noti i risultati di una perizia richiesta del DSS del canton Berna, la quale è giunta alla conclusione che l’investimento in questo settore consente notevoli risparmi in materia di spesa sociale (per ogni franco immesso se ne ottengono almeno due in cambio), anche soltanto per il miglioramento della qualità di vita dei debitori e delle loro famiglie, i quali, a dispetto dell’opinione comune, sono in nettissima maggioranza gravemente prostrati e tutt’altro che indifferenti alla propria situazione, a volte divenuta disastrosa, che li penalizza in ogni momento sul mercato dell’alloggio e dell’impiego. Alle stesse conclusioni è giunto un recente studio tedesco (Kuhlemann-Wahlbrühl, Die Wirksamkeit der Schuldnerberatung, Kovac, Amburgo, 2006), il quale analizza i cammini di liberazione dai debiti di 101 famiglie della regione di Colonia, scelte a titolo esemplificativo tra le centinaia di migliaia che ricorrono in quel paese ogni anno a tale servizio. Senza un intervento adeguato, costante e a medio-lungo termine, salvo qualche raro fortunoso salvataggio, la spirale dell’indebitamento è sempre più irreversibile e fa letteralmente a pezzi le persone. Lo stesso consiglio dei ministri europeo, esprimendosi su questo tema lo scorso 22 giugno, sottolinea come le misure di prevenzione e di soluzione dei problemi di indebitamento siano di importanza primordiale e raccomanda tra l’altro agli stati membri di sviluppare in ambito scolastico una discussione relativa alle questioni finanziarie, che verta sui diritti dei consumatori e sulla gestione di un budget e di garantire alle persone con problemi di indebitamento o questioni riguardo i loro debiti un accesso effettivo a dei servizi imparziali di consiglio finanziario, sociale e giuridico. Si chiede perciò con urgenza che lo Stato agisca con decisione in favore della prevenzione dell’indebitamento delle persone e delle famiglie e in particolare che a tali fini si definiscano e adottino i seguenti provvedimenti: 1) istituzione di un fondo cantonale a favore del risanamento dei debiti delle persone fisiche, in primo luogo i salariati. Esso deve dare loro la possibilità concreta di risollevarsi dalla propria situazione , attraverso informazioni , accompagnamento solido ed efficiente, sacrificio e investimento di risorse personali adeguati. Essi potranno rimborsare i loro debiti secondo modalità ed entro periodi di risanamento ragionevoli. 2) la promozione, il sostegno dell’attività di servizi specializzati che si occupano della consulenza in materia di finanze personali, conduzione del budget domestico, stabilizzazione e risanamento dei debiti, in special modo mediante regolamento globale in via bonale e concordataria con i creditori.. 3) l’avvio al più presto possibile di un rapporto di collaborazione/partenariato con l’Associazione già esistente sul territorio, secondo il modello introdotto nel Cantone di Friborgo nel 2002 , poi sviluppato, in concomitanza con la creazione del fondo di disindebitamento in una convenzione in vigore dal 1.1.2007, Moreno Colombo Fiorenzo Dadò Greta Gysin, 21 settembre 2007